Lagotto cane da tartufo

Il Lagotto Romagnolo è l’unica razza canina al mondo selezionata esclusivamente per la cerca del tartufo. La sua struttura fisica, il temperamento collaborativo e le straordinarie doti olfattive lo rendono il compagno ideale del tartufaio, capace di affrontare con precisione e metodo ogni tipo di terreno e condizione ambientale.

Il Lagotto Romagnolo incarna la perfetta unione tra istinto, addestrabilità e intelligenza operativa. La sua cerca è meticolosa, il suo scavo è preciso, la sua collaborazione con il conduttore è naturale. Che si tratti di cercare tartufi per passione o per professione, questo cane rappresenta la massima espressione del lavoro olfattivo in ambito naturale.

Un Talento Naturale, Selezionato nel Tempo

Discendente dei cani da riporto dell’antica Romagna, il Lagotto ha visto evolvere il proprio ruolo con l’abbandono delle zone paludose, trasformandosi in un vero specialista del sottosuolo. La sua attitudine alla cerca è frutto di generazioni di selezione mirata, volta a sviluppare:

  • Un olfatto finissimo, in grado di percepire anche le emanazioni più deboli
  • Una capacità di analisi dettagliata del terreno
  • Un comportamento riflessivo ma deciso nella segnalazione del tartufo

Standard di Lavoro: il Metodo del Lagotto

Andatura e Portamento

L’andatura tipica del Lagotto è il trotto allegro e sciolto, indice della sua naturale predisposizione al lavoro. La sua azione si adatta dinamicamente al terreno: galoppa nei cambi di zona, procede al passo nelle fasi di accertamento. Il portamento della testa varia in base alla fase di cerca, ma il tartufo è quasi sempre orientato verso il suolo. Quando percepisce una traccia lontana, può alzare la testa e seguire l’emanazione guidato dal vento.

La coda, sempre mobile e mai arrotolata sul dorso, ha un importante valore comunicativo: segnala entusiasmo e attenzione durante la cerca e si muove con decisione quando il cane è prossimo a individuare una forata.

Cerca del tartufo

La cerca del Lagotto è ordinata, instancabile e meticolosa. Si muove su linee diagonali, cambiando frequentemente direzione per ispezionare in modo completo l’area. È in grado di adattare l’ampiezza del suo raggio d’azione in base al tipo di terreno, mantenendo sempre un perfetto equilibrio tra velocità, accuratezza e profondità di analisi.

Quando intercetta una lieve emanazione, rallenta l’andatura, abbassa la testa e avvicina progressivamente il naso al suolo. Se conferma la presenza del tartufo, inizia a scavare con decisione. In caso di dubbio, sospende l’azione e riprende la cerca, dimostrando intelligenza e discernimento.

Il Lagotto mantiene un collegamento costante con il conduttore: pur mostrando iniziativa, è sempre pronto a seguire i comandi, a rientrare o a cambiare direzione. È poco sensibile alle distrazioni e non manifesta interesse per i selvatici, se non in caso di incontri fortuiti, dai quali torna prontamente alla cerca su semplice richiamo.

Forata

Una volta localizzata la forata, il Lagotto attua uno scavo deciso e mirato. Può effettuare pause di controllo, annusando pareti e fondo per affinare la localizzazione, oppure spostarsi leggermente se ritiene di aver già estratto il tartufo. Il cane deve consentire al conduttore di intervenire nel recupero, e, se richiamato, riprende immediatamente l’azione di scavo con precisione.


Fiuto, Collaborazione e Intelligenza Operativa

Lavorare con il Lagotto significa poter contare su:

  • Una memoria olfattiva eccezionale
  • Una cerca autonoma ma sincronizzata
  • Una costanza operativa anche in ambienti complessi

Il suo approccio al lavoro non è meccanico, ma intelligente e adattivo. Sa leggere il terreno, interpretare i segnali olfattivi e prendere iniziative efficaci. La sua docilità lo rende facile da addestrare, e il forte legame con il conduttore ne esalta l’efficacia sul campo.

Con la sua struttura compatta, il mantello riccio e protettivo e la resistenza fisica naturale, il Lagotto Romagnolo è in grado di lavorare in tutte le stagioni e in ogni tipo di territorio: boschi, campi coltivati, zone umide e ambienti collinari. Non teme il freddo né le giornate lunghe, e affronta il lavoro con entusiasmo instancabile.